Torta di carote

Torta di carote

Torta di carote, o rüeblitorte, come l’avrebbe chiamata l’autrice del libro “La vera cucina svizzera” (1963).

Eva Maria Borer però, nata nel 1905 a Strasburgo, non ha avuto esattamente una vita facile, tutta dedicata alla gastronomia o all’ideazione di buone ricette da tramandare. La giovane Borer aderì al partito comunista ed era di origine ebraica, combinazione che le giocò una prigionia politica di 30 mesi e solo dopo quell’arco di tempo, nel 1936 fu rilasciata.

Decise così di abbandonare la Germania e riparare in Svizzera, dove da studentessa aveva compiuto una esperienza formativa.



Nella lunga carriera di giornalista ha scritto e diretto diverse redazioni, lasciando il segno non solo per le spiccate attitudini ma anche per le rivoluzioni apportate nel sistema organizzativo degli ambienti che aveva l’onore di dirigere. E poi sì, oltre alla politica, l’altra vena pulsante è stata quella per la cucina. Trattata dapprima attraverso piccole rubriche e poi in veri e propri ricettari. Oggi rari, ma qualcosa si trova ancora.

Questa infallibile torta di carote arriva da un suo libro. Ho deciso di raccontarla questa settimana perché Eva Maria, in qualche modo, e pur tuttavia essendo sopravvissuta, merita di essere ricordata anche solo per aver vissuto uno dei capitoli più bui della storia.



Perché dico che questa ricetta è infallibile? perché ho provato e sperimentato numerose torte di carote e questa, assieme a poche altre, è davvero buonissima. Non posso prendermi alcun merito. Non ho apportato alcuna sostanziale modifica pertanto mi compiaccio unicamente di averla riesumata da un ricettario a dir poco fuori catalogo e averla arricchita con un frosting e qualche noce tritata.

Ingredienti per uno stampo di 20 cm

  • 270 g di carote pelate e grattugiate
  • 5 tuorli
  • 5 albumi montati a neve
  • 250 g di zucchero
  • La scorza grattugiata di mezzo limone
  • 300 g di farina di mandorle
  • 60 g di farina
  • 1 cucchiaino da tè di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale
  • 5 o 6 gherigli di noci
  • 300 g di formaggio spalmabile (tipo philadelphia)
  • 170 g di zucchero al velo
  • 300 ml di panna da montare
  • Estratto di vaniglia (facoltativo)

Preriscaldate il forno a 190° c

Foderate con carta forno la base di uno stampo da 20 cm di diametro. Con delle fruste elettriche lavorate i tuorli con lo zucchero e montateli fino a ottenere un composto chiaro. Aggiungete poi la scorza del limone, la farina di mandorle e le carote. Non spaventatevi se tutto sembrerà secco o poco lavorabile. Facendo incorporare gli ingredienti con un po’ di pazienza, inclusi la farina, il lievito e il sale, scoprirete che tutto è equilibrato, ancor più quando incorporerete gli albumi montati. Versate il composto nello stampo e lasciate cuocere per 50 minuti.

Quando la torta sarà sfornata e intiepidita, montate la crema di formaggio e lentamente, continuando a lavorare con le fruste, aggiungete anche lo zucchero al velo e poi la panna. Se desiderate un frosting ancor più aromatico e dolce, aggiungete dell’estratto di vaniglia, altrimenti va bene anche così.



Dividete la torta in due dischi e no, non premunitevi con alcunché per inumidirla. Vi accorgerete da voi che non ha bisogno di essere bagnata. Spalmate un generoso strato di frosting, tritate o spezzettate grossolanamente le noci e distribuitele sulla crema. Sistemate il secondo disco e stuccate la torta col restante frosting, ovviamente seguendo la vostra fantasia.

Spero che vi piaccia!

 

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