Dalla Sardegna all’Alsazia Kouglof mandorle e uvetta.

Avete mai assaggiato il kouglof?

Quando Roberto mi ha proposto di fotografare i kouglof la mia risposta è stata subito un grande sì. Lui che è così specializzato nel realizzare i dolci tipici della nostra Sardegna, ha dimostrato di essere all’altezza anche di quello tipico dell’Alsazia, il kouglof. A me non restava che cogliere l’occasione per imparare qualche trucco e scattare qualche foto.


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A dire il vero i kouglof sono chiamati in tanti altri modi, dipende dall’area geografica. Tutto gravita tra l’antica regione storica dell’ Alsazia,  la Germania, l’Austria, la Repubblica Ceca, la Polonia, la Croazia e la Slovenia. Insomma, prova a immaginare quante varianti per nominare lo stesso dolce, sebbene anche la ricetta subisca qualche modifica da paese a paese.

Ebbene, prima che Roberto decidesse di raggiungermi coi suoi kouglof, io avevo acquistato il mio stampo per bundt cake che, per altezza e forme, non si differenzia troppo da quelle leggermente più morbide e tozze del kouglof.


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La ricetta che riporterò qui sul mio blog è la stessa che potrai trovare, insieme a tantissime altre (ma proprio tante), nel blog di Roberto.


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Se non ti senti stanco del profumo e del gusto dei pandori e dei panettoni, è bene che provi a realizzare anche i kouglof. Per farti sentire meno spaesato ti dico subito che in Alsazia questo dolce non imbandisce solo le tavole natalizie ma viene preparato per tutte le grandi occasioni, comprese le principali feste.

Ecco gli ingredienti che occorrono e che ti permetteranno di ottenere un Kouglof da 20 cm di diametro e 3 piccoli da 12 cm .

  • 500 gr di farina manitoba (21 gr di proteine per 100 gr)
  • 70 gr di zucchero di canna bruno
  • 2 uova
  • 15 gr di lievito di birra fresco
  • 230 gr di latte (circa)
  • 250 gr di burro morbido
  • 3 gr di sale fino
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • La scorza grattugiata di 1 arancia
  • 130 gr di uvetta bionda

Per gli stampi:

  • Burro fuso

Per la glassatura e finitura:

  • 60 gr di acqua calda
  • 200 gr di zucchero a velo
  • 30 gr di cacao amaro in polvere
La sera prima prepara un poolish con 100 gr di farina (che potrai sottrarre dai 500 gr totali), 100 gr di latte intero tiepido e il lievito di birra. Impasta velocemente con le mani e lascia raddoppiare per circa 30 minuti.
Versa il poolish nella ciotola dell’impastatrice ( o in una grande ciotola se impasti a mano), aggiungi il resto della farina e avvia la macchina a vel 1.
Aggiungi lentamente altri 100 gr di latte nel quale avrai precedentemente sciolto lo zucchero di canna. Impastata a vel 2.
Inserisci 1 uovo alla volta e attendi che venga incorporato dall’impasto.
Aggiungi gli altri 30 gr di latte e continua ad impastare a velocità 2 per circa 10 minuti.
Quello che dovrai ottenere sarà un impasto sodo, liscio e molto elastico.
Dopo che l’impasto sarà incordato per bene aggiungi il burro a cubetti in 4 riprese facendo incordare tra una ripresa e l’altra.
Aggiungi il sale e impasta ancora 1 minuto. Per finire aggiungi l’uvetta (precedentemente amollata nella grappa o rum, asciugata e infarinata) incorporandola a velocità 1.
 Lascia riposare nella ciotola coperta per 40 minuti.
 Conserva in frigo per 12 ore.
L’indomani mattina togli l’impasto dal frigo e lascia che si stabilizzi a  temperatura ambiente per un’ora o un’ora e mezza.
Pesa 900 gr di impasto (per il kouglof grande) e dividi il resto in 3 parti per i più piccoli.
Dai una forma sferica a tutti i panetti e lasciali riposare sul piano per 30 minuti.
Spennella gli stampi con burro fuso e adagiavi i panetti. Lascia lievitare per circa un’ora e mezza o comunque fino a che la pasta non avrà creato un bella cupola.
Inforna a 180 °C per 1 ora (Per il kouglof grande) e 30 minti (per i piccoli).
Sforna i kouglof ma lasciali riposare per almeno 10 minuti.
Adesso puoi occuparti della semplice glassa che realizzerai miscelando le polveri e unendole ai 60 gr. d’acqua calda. Mescola per bene fino a ottenere un composto liscio e non troppo denso.
Versa sul kouglof per coprirne quasi tutta la superficie.
Non resta che tagliare una fetta e lasciarti inebriare dal suo gusto avvolgente!
A presto!
Checco

 


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