Bundt cake senza lattosio con glassa alla liquirizia

Bundt cake senza lattosio con glassa alla liquirizia

Ti ho già detto che questo è (da sempre) uno dei periodi dell’anno in cui le corse, la frenesia e il lavoro mi stressano particolarmente? Sì, lo so, sei entrat* per leggere la ricetta della bundt cake con glassa alla liquirizia ma non voglio scordare che questo è anche uno spazio in cui, non sempre, condivido qualche pizzico in più di me e della mia vita.

Su Instagram, e in generale sui social,  ho percepito sempre più stretto lo spazio per dare sfogo ai miei pensieri. In parte reputo giusto seguire una linea editoriale (nel mio caso fatta di cibo, ricette, foto e poco più) e in parte è bello leggere qualche dettaglio in più sulle vite altrui. Ci sono periodi, forse coincidono proprio con quelli in cui sono più preso dal lavoro, in cui viene meno (decisamente meno) il desiderio di condividere anche solo l’acquisto di uno strumento utile al mio lavoro; un tramonto o una foto diversa, inaspettata dall’account di Ch_ecco.



Quando l’estate esplode io mi spengo 🥲 L’ostinazione contro la stagione più calda l’affronto anche con l’accensione del forno. Lo so, può sembrare strano ma fino a qualche anno fa cercavo di assecondare l’ordine naturale delle cose: è estate, inventa un dessert fresco e non rompere i coglioni con le torte, mi dicevo. Poi però piombavo nel vincolo e l’anarchia alla base della mia voglia di fotografare e sfornare dolci che amo ne risentiva. Quindi eccomi con l’ennesima bundt cake, nel cuore di un giugno per i miei gusti  troppo caldo.

Questa torta ha qualcosa di diverso? Più di una. Intanto però voglio premettere che questo stampo è più capiente di quanto sembri; aspetto che avevo già verificato in passato. Con gli ingredienti che ti elencherò potrai sfornare una ciambella bella alta ma utilizzando uno stampo più piccolo potrai tranquillamente dimezzare le dosi.

Ingredienti

  • 370 g di farina
  • 350 g di latte vegetale (se non sei intollerante al lattosio puoi utilizzare latte intero)
  • 100 g di farina di mandorle
  • 180 g di zucchero
  • 150 g di olio vegetale
  • 4 uova
  • 1 bustina di lievito
  • Fava di tonka (ti spiego più giù)
  • Estratto di vaniglia

Per la glassa

  • 125 g di zucchero al velo
  • 4 g di liquirizia in polvere
  • Acqua

Cottura a 180° per 45 minuti.




Accendi il forno a 180°. Ungi e infarina lo stampo così sarai pront* per versavi il composto.

Monta le uova (ti consiglio di utilizzarle quando sono a temperatura ambiente) con lo zucchero e aggiungi la farina di mandorle. Gradatamente anche il latte, l’olio vegetale, l’essenza di vaniglia  il resto della farina e la fava di tonka. L’ho conosciuta grazie a un’amica e ne ho grattugiato (con la maglia più stretta della grattugia che hai a disposizione), così come si consiglia, una piccola quantità nell’impasto. La fava si presenta piccola, secca, poco più stretta di una mandorla. Che sapore ha? Quando l’ho annusata la prima volta ho pensato immediatamente a un prodotto dolciario.

Il profumo vira dal vanigliato al cacao ma nel profumo ha anche qualcosa di vagamente speziato.

Mi sono fidato e non ho osato aggiungerne di più, sebbene il profumo possa indurti a provare, anche perché corri il rischio che il sapore copra il resto. Il risultato è spaziale. Se ti capiterà di leggere che si sposa perfettamente con la vaniglia, sappi che è verissimo!



La liquirizia in polvere che ho acquistato tempo fa (e con la quale avevo preparato anche i biscotti) la trovi facilmente  nei negozi online. La bustina è da 100 gr. ma ti assicuro che potrai utilizzarne piccole dosi per profumare grandi quantità di impasti. Per la glassa ne ho utilizzato 4 g ed è più che sufficiente per ottenere il sapore delle più famose caramelle della Elah, le ricordi?

Ecco assaggiando la glassa ho avuto l’impressione di mangiare una cucchiaiata di quelle caramelle.

Ed è subito 1994, scuole elementari, bottega di alimentari davanti alla scuola e io che esco col panino al latte in una mano  e nell’altra una bustina di caramelle alla liquirizia 🤓😋

Torniamo alla torta! trascorso il tempo di cottura, l’ho sfornata, ho atteso il famoso quarto d’ora e l’ho estratta dallo stampo. In una ciotola ho unito lo zucchero, la liquirizia e poche gocce d’acqua alla volta. Ho cercato di ottenere una glassa che avesse più una consistenza simile a una crema, altrimenti rischi che, versandola sulla torta, cada via immediatamente e non aderisca alla torta. Ultima spolverata con una leggera granella di cocco e fiorellini essiccati che danno un po ‘ di colore in più.

A presto!

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