Crostata due stagioni: ciliegie, more e mandorle

La crostata due stagioni è il dolce che non mi aspettavo, realizzato in piena estate ma con un’identità (quasi) autunnale

Se ci pensi non sarà difficile capire il motivo. Il profumo della crostata, infatti, ci riporta immediatamente all’autunno o a un pomeriggio freddo, da scaldare col té o con una gradevole compagnia. Dovremmo fare più attenzione a quando questi momenti accadono nella realtà; anche se leggerli ci fa pensare al più tipico momento da film, sono esattamente gli stessi che ci piace vivere nella quotidianità ma di rado li conserviamo nel cassetto dei ricordi, così come lo chiama una cara amica.



Io amo le crostate, questo ormai potrai intuirlo 😛 Preparare la pasta frolla non è solo il passaggio per la realizzazione di un dolce. Mentre impasto, nel breve tempo che la frolla richiede, faccio sempre un salto indietro a  quando preparavo la mia palla di creta durante gli anni dell’istituto d’arte. Scelsi ceramica, era chiaro che la mia sensibilità preferisse un indirizzo più delicato rispetto a quello che mi avrebbe portato a intagliare e modellare il legno.



Anche stavolta non mi andava di usare marmellate o confetture, così come la ricetta più classica impone. Ho scelto di stendere la base nella solita tortiera da 20 cm con fondo removibile e di farcirla esclusivamente con la frutta.



Dentro il frigorifero avevo ciliegie bellissime, dalla polpa dolcissima e dal rosso così intenso con cui avrei voluto dipingere una tela. Pennellate di bordeaux, a tratti sanguigno, perfetto per riprodurre un drappo in una scena bucolica o come turbante valorizzato dal buio fiammingo; amo i ritratti fiamminghi.

Erano belle e buone, non potevo non usarle e soprattutto non potevo non immortalarle prima di cuocerle! Insieme a loro, conservate dentro la solita vaschetta, circa duecento grammi di more, loro meno vanitose ma comunque saporite.

Gli ingredienti per la frolla tornano puntuali come sempre, non cambiano:

  • 300 gr. di farina
  • 130 gr. di burro
  • 130 gr. di zucchero
  • 1 uovo intero e 2 tuorli
  • Semini di un baccello di vaniglia
  • 1 pz di sale

Per il ripieno invece:

  • 300/400 gr. di ciliegie (regolati in base all’ampiezza dello stampo)
  • 250 gr. di more
  • 30 gr. di mandorle
  • mezza scorza di limone grattugiata




Avanzerà certamente una buona quantità di frolla. Con questa quantità di impasto, in genere, ricopro la parte superiore della crostata realizzando degli intrecci particolarmente fotogenici (potrei realizzare un mini tutorial, ora che ci penso) ma stavolta ho optato per le foglioline autunnali, realizzate con uno stampino a stantuffo. Semplicissimi da usare e molto efficaci per ottenere un risultato pressoché perfetto. Mi piace realizzare le foglie a mano, ed è anche più divertente, ma se non hai troppo tempo la soluzione degli stampini è la migliore.



Il procedimento è molto semplice: unisci le ciliegie denocciolate, incastra o inserisci le more dove più preferisci. Lascia cadere una pioggia di scorza di limone grattugiata e le mandorle a fette. Non c’è una regola, se non quella di utilizzare le mandorle come sfizio e non proprio come ingrediente destinato a dare gusto. Procedi in base al tuo gusto.

Il tuo gusto detterà anche la disposizione delle foglie di pasta frolla. Io ho preferito disporle esclusivamente su una metà della crostata; tu puoi decidere di spargerle lungo tutta l’ampiezza o anche solo lungo la circonferenza, lasciando in vista il ripieno centrale.



Se cerchi nel web troverai indicazioni differenti sui tempi e sui gradi di cottura. In base alle frolle bruciate da me e dal mio forno statico, preferirei consigliarti una cottura lenta. Non solo per monitorare il grado di cottura e doratura della frolla ma anche perché, essendoci decorazioni sottili, una temperatura elevata le scioglierebbe, distruggendo tutto il lavoro svolto.

La cottura delle mie crostate è di circa 170° per circa 35 minuti. Reputo questa temperatura un buon compromesso per far sì che la cottura sia uniforme sia alla base che nelle decorazioni.



CONSIGLIO: il ripieno di sola frutta rilascerà tanta acqua da metà cottura i poi. Per evitare che la crostata perda consistenza e l’acqua in eccesso danneggi la base, fai in modo che la frutta sia scolata per bene (soprattutto le ciliegie durante il taglio perderanno succo) e poi,  durante gli ultimi 10 minuti di cottura, apri leggermente lo sportello del forno. Questo farà sì che l’acqua della frutta evapori, lasciando spazio alla polpa.



Il risultato è squisito. La sensazione è quella di mangiare confettura fatta in casa, dolce al punto giusto e senza l’aggiunta di altri tipi di zucchero.



Come sempre, se proverai a realizzarla anche tu, fammi sapere come andrà!

A presto!

Checco

 

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