Amsterdam

4 giorni ad Amsterdam

Amsterdam non è esattamente come ti racconteranno, né come ti racconterò. È molto di più!
Attraverso il resoconto di un breve soggiorno potrò dirti quali sono state le mie impressioni, dove il cuore ha battuto forte, dove ho sorriso senza dir nulla e dove ho sentito la vocina famosa sussurrare: «in questa città vivresti bene».



Amsterdam apre le porte della città e ti risucchia in un groviglio di strade strette ma non troppo buie. Quelle case che non vedi l’ora di fotografare sono proprio lì, nel loro equilibrio instabile, a sprigionare colori che ricordano la cioccolata, ma anche il nero della liquirizia.



La rete di canali che caratterizza la città è simile allo schema concentrico degli arrondissements di Parigi, ma ad Amsterdam le linee esistono e creano una ragnatela di corsi d’acqua attraversati da instancabili imbarcazioni, che appaiono mentre sei convinto di aver trovato lo scorcio perfetto da fotografare.
La città però saprà farsi perdonare, e sai perché?
Perché contrariamente ad altre città nordiche, le case di marzapane stile Hänsel e Gretel le troverai anche fuori dal centro storico.
Ecco perché il mio consiglio è quello di spingerti oltre la zona turistica. Sono quelli gli spazi in cui respirerai l’aria autentica della città: ti aiuterà il silenzio dei canali, il suono metallico delle bici che non seguono il ritmo frenetico del centro città, e la tranquillità delle papere che planano su nastri d’acqua ti catapulterà in un parco antico, dai colori medievali.

A due passi dal mercato dei fiori, in una calma domenica mattina in quel di #Amsterdam 🌷

Un post condiviso da Francesco (@ch_ecco) in data:

Credo che due o tre giorni siano sufficienti per apprezzare i luoghi principali, proprio come ho fatto io assieme a @markomorciano, travelmate per quest’avventura, organizzata ma non troppo 😀

Giunti in città dalla stazione dei treni, abbiamo proseguito dritti lungo la strada principale che prende il nome dal canale su cui si specchiano le case, a nostro avviso più belle della città, il Damrak.  È qui che si trova l’hotel The Exchange. Facciamo il check-in, poggiamo le nostre valigie e buttando l’occhio qua e là scopriamo qualcosa di più su questo particolarissimo hotel.
Immagina di trovarti all’interno di un atelier di moda, ma non abituarti, perché dietro l’angolo potrai far ingresso in una sala che ha tutte le caratteristiche di un museo d’arte contemporanea: installazioni, lampadari d’epoca, tessuti, rivestimenti e dettagli interamente studiati da famosi designer la cui sinergia ha dato un tocco di originalità a tutto l’edificio.


 

 


Come in ogni hotel ogni stanza ha il suo numero ma, dato che qui si fa seriamente, hanno pensato di rendere speciale ogni camera assegnando un nome che rispecchiasse l’arredo interno: Urban Crafts; Crinoline; City Camouflage; Rembrandt Room Old; Marie-Antoniette. Sono solo alcuni dei nomi che lasciano intuire quale sia il loro aspetto, tutte rigorosamente abbigliate come se fossero modelle pronte a sfilare in passerella.
Il nome della nostra è “Building a view”: perfetto, dato che la finestra si affaccia su una schiera di quelle case dagli spioventi quasi verticali che non vedevo l’ora di ammirare.

Anche se vorrai dare un’impronta poco turistica al tuo viaggio e desideri tenerti distante dai cliché, sarà irresistibile una passeggiata (ma direi anche 6 o 7) lungo i canali, che sia durante le prime ore della giornata o quando il cielo si tinge di calde tonalità e le case mostrano la loro silhouette nera, come un dipinto che ha il sapore dell’espressionismo tedesco, dove le ombre disegnano sagome lunghe e sottili.



Il mercato dei fiori ad Amsterdam

Non puoi perderti la visita al Bloemenmarkat: il mercato dei fiori, il più grande che abbia mai visto!



Non so quanti tulipani potessero contenere quelle vasche, non so nemmeno quanti ce ne fossero ma è certo che ho visto tantissimi colori, tantissimi ranuncoli, gerbere e peonie. Centinaia, migliaia di fiori che in un secondo coloreranno la tua giornata!



Lo trovi aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:00, lungo il Singel, tra Koningsplein e Muntplein, facilissimo da raggiungere. Assolutamente da vedere.

Prosegui lungo il Singel, goditi l’architettura della città e dopo un breve tratto potrai far pausa in un locale dal nome familiare: “Caffè il Momento”, un ambiente rustico ma accogliente, gestito da giovani alla mano pronti a servirti un ottimo caffè espresso! 😉



Jordaan: il quartiere più bello

Da qui non posso che consigliarti una visita al quartiere “Jordaan”, uno tra i più caratteristici di tutta la città, ricco di storia, scorci affascinanti e musei, come la Casa di Anna Frank, il museo dei tulipani e la Westerkerk, una chiesa protestante, che vanta la torre campanaria più alta di tutta la città.
Sono certo che in questo quartiere scatterai tantissime foto!




Consiglio anche un breve passaggio all’interno del Begijnhof, un graziosissimo quadrilatero abitativo nel cuore della città, non distante dal Singel e dal principale museo cittadino.
Qui tutte le case risalgono ad un arco cronologico compreso tra il XV e il XVIII secolo, immagina che spettacolo! Potrai incrociare lo sguardo diffidente di qualche signora che legge al sicuro del suo giardino recintato; è pur sempre una proprietà privata e credo che gli abitanti odino profondamente il via vai dei turisti.



La magia del Vondelpark

Altra tappa imperdibile è il Vondelpark, una distesa verde di 45 ettari non distante dal Museo Van Gogh e dal Rijksmuseum, per intenderci, il museo dove il turista medio si fionda per scattare la foto alla scritta “I am Amsterdam” 😛
Il Vondelpark è davvero stupendo, vi lascerà senza fiato. È un concentrato di larghi viali, specchi d’acqua, fiori e tante, tantissime persone impegnate nelle più svariate attività.
Pensate che è così esteso da essere utilizzato anche come location per concerti e altri eventi.




Se ti trovi al parco e non sai dove mangiare, beh, corri al numero 40 di Johannes Vermeerstrat. “Corner Bakery” è il nome di un locale che si nasconde nelle vie non distanti dal quartiere dei musei, a qualche minuto dal parco. Potrai mangiare qualcosa di sfizioso senza spendere una fortuna!
Io ho optato per due uova in camicia con pane caldo, bacon e insalata.
Molto buono anche il caffè americano con biscottini annessi. Circa 15€, bevande incluse.



Se invece gradisci qualcosa di più gustoso ma meno salutare ti consiglio sicuramente il “Prins Heerlijk”. Lo trovi in pieno centro, al numero 57 di Prins Hendrikkade. Un locale di modeste dimensioni ma molto carino, interamente in legno e con i tavoli che guardano all’esterno.
Hamburger teneri e succosi con patatine fritte davvero squisite!

Forse qualcuno che mi conosce si chiederà perché non ho ancora parlato di waffles e pancakes! :p
Ebbene, i pancakes li mangiavo in hotel; per gustare ottimi waffles consiglio il locale che trovate al numero 75 di Warmoesstraat: waffles cotti al momento (no, non è scontato) guarniti a tuo piacimento. Qui sono andato sul sicuro e ho scelto una semplice ondata di sciroppo d’acero. Buonissimi!

Credo di aver scritto quasi tutto; mancherebbero le sensazioni che non riesco a tradurre in parole, anche perché mi dilungo già abbastanza. Però ecco, Amsterdam è la tipica città che può arricchirti solo se riesci ad andare oltre la sua immagine turistica, se vai oltre il profumo della cannella che sbuffa dalle pasticcerie e se non ti accontenti di viverla attraverso i cliché.



Vorrei raccontare anche della piccola trasferta al villaggio di Zaanse Schaans ma preferisco dedicare un piccolo post a quel paradiso lassù, a nord di Amsterdam.



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